L'oficina in Tarosa
Costruita nella prima metà del ‘900 da Girolamo Dalle Ore lungo la strada che conduce alla contrada, come sorella minore della più grande centrale Montagna Spaccata, per non "strappare a scopo industriale parte dell’acqua che forma tutta l’attraenza e la bellezza del luogo" (editoriale dell’"Agno" agosto 1913) nel periodo estivo.
Da giugno a settembre, sotto la sorveglianza di Pellichero Virgilio, questo piccolo opificio dotato di due turbine Pelton da 25 e 35 litri forniva energia elettrica ai comuni di Novale e Valdagno, alla miniera di lignite del monte Pulli e per la lavorazione dei marmi di Cornedo Vicentino.
Dismessa nel secondo dopoguerra, da allora lascia la parola a "questo dolce sussurro di ruscelli, che accompagna il passeggero" (ibidem).
Andrea Pellichero