La fameia del majaro, el fabro

di Val de l'Orco - Fonzerga

Questo carro nasceva molti anni fa come rappresentazione della quotidianità dei suoi ideatori.

Prima dell’arrivo della rivoluzione industriale, l’officina del fabbro era fondamentale nella vita di tutte le comunità. Era lui, con forza e maestria, che forgiava attrezzi per lavorare i campi, utensili da cucina e molto altro. All’interno della Fucina il fuoco nella Forgia era sempre acceso per scaldare il ferro da modellare a caldo. La Forgia era un focolare (o un tavolino) nel quale il carbon fossile veniva ravvivato con il ventolo.

El majaro (maglista) era addetto al funzionamento del majo (maglio), azionato da una ruota idraulica, con il quale si facevano i lavori di forgiatura, si batteva il ferro scaldato nella forgia.

In origine le officine venivano costruite nei pressi dei corsi d’acqua per poter sfruttare la sua energia. Acqua che a Recoaro scorre generosa.

Forgia, incudine e martello erano e sono i principali attrezzi di lavoro dell’artigiano fabbro. Dopo aver scaldato il ferro sulla forgia, il fabbro lo batte con il martello sull’incudine o sotto al maglio creando oggetti inaspettati. Attrezzi utili ai lavori nei campi e nei boschi o decorativi.

Ringraziamenti

Ringraziamo sentitamente tutti i capicarro della XXI edizione e quanti hanno contribuito all’aggiornamento del sito con invio di foto e testi ricchi di notizie storiche, curiosità e testimonianze derivanti dalla tradizione recoarese. Un ringraziamento speciale agli alunni dell’Istituto Comprensivo “Floriani” (Scuola Secondaria di 1° grado) di Recoaro Terme, coordinati dalla prof.ssa Manuela Santagiuliana, che hanno collaborato attivamente e con entusiasmo alla realizzazione della sezione dedicata alle Contrade di Recoaro, con testi e foto personali.

Ringraziamenti e Riferimenti bibliografici

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Chiamata di Marzo XXI edizione 2018

Foto di Davide Massignani, vincitore del 1° premio del 3° Memorial Massimo Sala 2019 "Borghi e Folklore d'Italia" di Godiasco Salice Terme (PV)

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