La Seggiovia
Già negli anni ’30 del Novecento era stato avanzato un progetto di funivia che collegava Recoaro Terme conla conca di Pizzegoro, che cominciava ad essere frequentata dagli appassionati di sport invernali. Problemiburocratici prima e l'avvento della guerra poi ne consentirono la realizzazione solo nel secondo dopoguerra.
Nel 1950 venne realizzata la seggiovia, con partenza sulla sponda destra dell’Agno, in prossimità dellapiazza centrale del paese e con arrivo a quota 1007 m. Da qui fu costruita una strada carrozzabile che sicollegava con quella proveniente da Fongara e che proseguiva poi fino alla conca di Pizzegoro, ribattezzatadi “Recoaro Mille”, dove fin dal 1952 entrarono in funzione 3 sciovie.
La nuova seggiovia, con i suoi inconfondibili seggiolini gialli, divenne da allora parte integrante delpaesaggio recoarese. Molti ancora ricordano l’emozione della salita a Recoaro Mille ammirando ilpanorama della valle sottostante che si allargava a poco a poco e la paura nel trovarsi appesi a metàtracciato con le gambe a penzoloni nel vuoto, allorché a volte la seggiovia si fermava per alcuniinterminabili minuti.
Nel 1995, lungo lo stesso tracciato, una nuova cabinovia sostituì la vecchia seggiovia monoposto, ma neirecoaresi è ancora vivo il ricordo degli amati seggiolini gialli che, ondeggiando, salivano il ripido versantedel Monte Spitz.
LA SEGGIOVIA RECOARO MILLE
Da Recoaro in segiovia
l’anima me son racomandà
col tanto de on’Ave maria
e sul Pissegoro son arivà
Grassie al celo benedeto
al costode de Angelo pio
ma che rassa de spagheto
m’a fato strensere el de drio
La sarà ‘na segiovia
precisa de n’orolojo
ma par tanti la se ‘na conomìa
i sparagna de tor l’oio
Recoaro co le so aque minerali
e ‘desso co la nova segiovia
contro i disturbi intestinali
ofre la magior garansia
Xe on laóro che costa caro
ma ‘desso tuto el popolo xe fiero
la xe ‘na perla de Recoaro
par merito dell’ingegner Maltauro Piero
[...]
Ecola or la bestia misteriosa
dai Recoaresi tanto sospirà
par Recoaro ancor preziosa
su par el Monte Spitz core e va.
Angelo Frizzo “Zalica”, 8 settembre 1950