Siadori e Rampegadori
Recoaro Terme è situata a ridosso di una splendida corona di montagne, le Piccole Dolomiti.
In un tale contesto i Recoaresi di un tempo trovavano nell’andare in montagna uno dei pochi motivi di svago e di evasione dalle fatiche quotidiane. Spesso poi era necessario frequentare la montagna per trarne in vari modi ciò di cui vivere, da lavori leciti come caccia, cura del bosco, etc., ad altri un po' meno raccomandabili...
La toponomastica locale è sovente indicativa di questi mestieri: il Vajo dei Contrabbandieri, per esempio, richiama una pratica non propriamente onesta ma comprensibile se la si guarda calati nella realtà di quel tempo, il Sentiero delle Mole ci ricorda un'altra dura attività di quegli anni: l'estrazione delle pietre molari.
La frequentazione dell'ambiente montano portava con sé la necessità di attrezzature adeguate: dal vestiario, che doveva essere essenziale e pratico, oltre che caldo, alle calzature, di robusto cuoio, agli accessori, quali zaino, indispensabile allora come ora anche per brevi spostamenti, chiodi e corde per assicurarsi sulle vie alpinistiche, ramponi e piccozza per muoversi in sicurezza sulla neve ghiacciata, ciaspole per camminare sulla neve fresca e sci, questi ultimi principalmente per lo svago, praticato soprattutto nella conca di Pizzegoro.