Contrada Al Riposo
Salendo da Valdagno proprio all'inizio della frazione Bonomini a sinistra ci si immette in una strada che poi ritornerà in provinciale all'altezza del capitello dei Facchini, questa strada venne costruita dagli austriaci nel lontano 1780 circa, per arrivare a Recoaro. Si notano ancora tutt'oggi in alcuni punti le mura di sasso (masiere), che ben hanno resistito al tempo.
Circa a metà di questo tratto stradale vi si trovava un edificio (ora in via di restaurazione), Al Riposo, questo era il punto di ristoro per i villeggianti e cavalli dove potevano riposare e rinfrescarsi dalla calura estiva sotto gli alberi.
Ancora ai giorni nostri ci sono gli stabili, in parte rimodernati, dove sembra fossero usati come bar. L'acqua per bere e lavarsi naturalmente la prendevano dai vari torrenti presenti in zona. Riposati, rinfocillati e puliti ripartivano per Recoaro.
Alcuni cenni su Al Riposo.
La località Riposo ha preso il nome dalla posizione in cui si trova lungo la vecchia strada che collegava Valdagno con Recoaro.
Da “Guida Alpina di Recoaro Terme” edita a Bassano del Grappa nel 1883 leggiamo:
Nella salita dalla Nogara al Masetto o Riposo si vedono qua e là in mezzo alla vegetazione abbondante delle sporgenze di rocce rosse e di calcari [...] Il Masetto è una casa vicina al ponte, per cui si va ai Facchini e di dietro di essa c’è una frana di dolomia con baritina
Riposo veniva quindi identificato con quel tratto di strada piano, dopo la Nogara e prima dei Facchini, in cui i cavalli o altri animali da tiro potevano riposarsi prima di affrontare l’ultimo troncone che portava a Recoaro Terme.
Documenti e scritti vari portano indietro nel tempo sino ai primi dell’Ottocento quando la località era dominio dell’Impero Austroungarico; l’edificio caratteristico di Riposo era una locanda che ospitava ed in cui spesso sostavano vari viandanti e visitatori del centro termale di Recoaro.
Transitarono per la via Al Riposo nomi illustri quali:
la regina Margherita di Savoia con il pargoletto Vittorio Emanuele III, i filosofi Rosmini e Nietzche, musicisti come Giuseppe Verdi e Amilcare Ponchielli, poeti come Giacomo Zanella ed Aleardo Aleardi e tanti altri.
Elenco carri presentati alle varie edizioni della Chiamata di Marzo